PIETRASANTA. Ancora importanti risultati sono stati ottenuti dal piano di monitoraggio delle acque versiliesi con sbocco al mare, previsto nell’ambito del tavolo tecnico presieduto dal giugno 2012 da S.E. il Prefetto di Lucca il quale ha affidato il coordinamento delle varie Forze di Polizia operanti al Comandante Pasquale Vitiello della Capitaneria di Porto di Viareggio.

In particolare, nelle ore immediatamente successive all’appresa notizia dei risultati sfavorevoli delle analisi effettuate sui campioni d’acqua presso le stazioni che individuano la “Foce del Fosso Motrone” e che ha portato all’emanazione di ordinanza sindacale
in ordine al divieto di balneazione nel tratto di mare compreso tra la Foce stessa e fino al confine con il Comune di Camaiore (poi revocata), si è intensificata l’attività di monitoraggio della Polizia Municipale di Pietrasanta, coordinata dal responsabile del
servizio Giovanni Fiori.
L’attività di controllo ha visto il personale della P.M. percorrere le sponde degli affluenti del Fosso Motrone che interessano il Comune di Pietrasanta tra il mare e il tracciato autostradale ove sono stati individuate diverse condotte, fortunatamente non attive, sulle quali saranno, nei prossimi giorni, effettuati ulteriori accertamenti di concerto con l’ufficio Ambiente dell’Ente.
Una sola di queste era funzionante con tanto di scarico attivo e maleodorante. Il sospetto che la fonte inquinante delle acque marine fosse da ricondursi ad uno scarico di liquami nel fosso Motrone era pertanto fondata. La conferma si è avuta a seguito del prelievo delle acque di scarico effettuato da personale del locale dipartimento Arpat di Pietrasanta, secondo le direttive del Dott.
Gilberto Baldaccini.
Gli esami di laboratorio hanno confermato i sospetti della P.M. ed evidenziato che i parametri di legge erano stati superati di larghissima misura.
L’indagine si è concretizzata con il sequestro giudiziario preventivo di un tubo di scarico collegato all’impianto di trattamento dei reflui dell’attività di impianto di distribuzione di carburante posto lungo il lato mare del tracciato dell’autostrada A12 ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria del responsabile / gestore dell’attività per la violazione dell’art. 674 e 635 del Codice Penale. Il sequestro giudiziario è stato attuato mediante l’occlusione fisica della parte terminale dello scarico.
La condotta di scarico non è abusiva così come non lo è lo scarico in quanto autorizzato dall’Amministrazione Provinciale di Lucca dall’anno 2011: nel rispetto dei parametri di legge le acque potevano e potranno essere ancora scaricate nel Fosso della
Sparta, non appena l’impianto sarà controllato dai tecnici, si avrà la certezza che i parametri siano tornati conformi al dispositivo di legge, previo naturalmente il dissequestro disposto da parte dell’Autorità Giudiziaria.

L’attività imprenditoriale prosegue a servizio degli automobilisti in transito lungo la nostra costa anche se le acque dell’impianto non potranno essere scaricate nel Fosso della Sparta.
Solo per dovere di cronaca si ricorda che nell’agosto dell’anno 2012 analoga attività d’indagine vide la P.M. di Pietrasanta procedere al sequestro giudiziario di una condotta presso l’area di servizio posta sul lato monte dello stesso tracciato autostradale.
Nel fine settimana, sono inoltre proseguiti i controlli presso il Fosso Fiumetto, nelle cui acque era stata rinvenuta una chiazza biancastra – presumibilmente derivante dalla pulitura a monte di attrezzi da lavoro edili – per fortuna dissoltasi rapidamente nel tragitto verso il mare.
Personale della Guardia Costiera di Forte dei Marmi e della locale Polizia Municipale ha risalito il Fosso verso monte ispezionando diverse griglie e scarichi, in particolare in prossimità di alcune attività cantieristiche, effettuando ulteriori campionamenti delle acque
dei quali si attendono gli esiti. Se da prime indiscrezioni sembrano non emergere valori chimici o batteriologici al di sopra dei limiti di legge, i risultati definitivi potrebbero tuttavia fornire indicazioni utili alle indagini per individuare eventuali responsabili e scongiurare il ripetersi di simili fenomeni.
Le efficaci sinergie ancora una vota poste in essere, unitamente alla celerità ed uniformità delle procedure adottate dalle Amministrazioni Civiche di Pietrasanta e Forte dei Marmi e dalle varie Forze di Polizia cooperanti con il coordinamento operativo della Guardia Costiera, stanno quindi portando a risultati di tutto rispetto a tutela dell’ambiente e della salubrità delle acque interne e di balneazione: risultati che l’Autorità Marittima ha prontamente riferito a S.E il Prefetto di Lucca.

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Capitaneria di Porto

ultimo aggiornamento: 29-04-2013


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